UNA NUOVA CASA PER I TAPPI

UNA NUOVA CASA PER I TAPPI

Durante le feste di Natale a casa della piccola Giulia arrivano parenti e amici per scambiarsi gli auguri e passare del tempo insieme. Quella sera più che mai, in cucina c’era un gran rifornimento di cibo, dolciumi e bevande pronte per essere servite ad una grande cena.
Quando a tarda notte tutti se ne furono andati a dormire, i tappi delle bottiglie bevute iniziarono a chiacchierare tra loro:
“Hai visto che serata?” disse una tappa rossa ancora gasata per per i festeggiamenti,
“Un banchetto sontuoso!” rispose un grosso tappo verde che gocciolava ancora di succo zuccheroso;
“Noi siamo stati i migliori – dissero i tappi degli spumanti – abbiamo fatto dei bei botti e dei volteggi mirabolanti!”
Ma l’euforia durò ben poco, due piccole tappine bianche infatti piangevano disperate sulla tovaglia: “Siamo sole solette, non troviamo più le nostre bottigliette, siamo sempre state con i nostri fratellini, tutti e sei nel pacco, vicini vicini”. Tanti altri tappi, di diverse forme e colori singhiozzavano sparsi sul pavimento, dimenticati da tutti.
Eh sì, la festa era finita e i tappi che erano sempre stati insieme alle loro bottiglie, prima negli scaffali dei negozi e poi nella dispensa di casa, si ritrovarono da soli e senza uno scopo.
Passarono dei momenti molto tristi e pieni di sconforto ma al mattino, una piccola e morbida manina li raccolse uno ad uno e li mise in un sacchettino. Con lei uscirono di casa, salirono su uno scuolabus giallo che li portò fino ad una scuola sopra ad una collina…arrivati all’ingresso Giulia li mise in un grazioso alberello, costruito dalle maestre con le assi avanzate dalla staccionata dell’orto e con il plexiglass di una vecchio quadro. Era un contenitore speciale, che per tutto il tempo dell’anno serviva a raccogliere tappi di plastica e sughero che non sarebbero stati dispersi nell’ambiente ma donati ad un’associazione benefica. Lì i tappi trovarono una nuova casa, tanti nuovi amici e soprattutto un nuovo e ancora più importante scopo