C’era una volta un folletto di nome Gigetto che camminando nel bosco trovò tanta immondizia. Gli alberi erano tristi, bianchi e ebbe la magnifica idea di addobbare qualche albero. Trovò un secchio di vernice verde e un pennello, cosi colorò l’albero di verde, poi bottiglie, tappi, brillantini e tanti altri materiali riciclati. L’albero iniziò a prendere forma, era colorato, pieno di palline fatte a partire di foglie di giornale e glitter, fiori di plastica, costruiti con le bottiglie.
Camminando Gigetto vide una luce dentro a un cespuglio, incontrò una bellissima stella luminosa, in questo modo capi cosa mancava a quel albero e gliela messe. Dopo qualche secondo si illuminò come il sole. Apparì un bordo tutto colorato attorno all’albero. Iniziò a parlare, la prima parola che disse a Gigetto fu: – Grazie!
L’albero: Grazie di avermi creato e di avermi messo in vita.
Il folletto rispose: – Prego! Come fai a parlare se sei un albero?
– Io sono magico! ( rispose l’albero)
-Comunque, ti devo donare tre desideri da esprimere. Oggi stesso gli esaudirò.( disse l’albero)
– Io non ho bisogno di disideri, mi sento felice cosi. ( rispose Gigetto)
– Sei sicuro? ( chiese l’albero)
– In effetti, ho solo uno desiderio. Vorrei uno amico vero, che non mi tratti male. ( disse Gigetto)
-Io potrei essere tuo amico!( disse l’albero)
-Davvero? Ti piacerebbe? ( chiese Gigetto)
-Si, vorrei anch’io uno amico vero.( rispose l’albero).
E cosi vissero felici e amici più che mai.
IC Malcesine ( Scuola Primaria di Malcesine “Don Quirico Turazza”)
classe 5B
