Salviamo il Natale…

Salviamo il Natale…

 

Anna è una bambina di nove anni e come tutte le mattine si stava preparando per andare a scuola.

Ma quella mattina non era come le altre…c’ era qualcosa che la preoccupava.

<<Anna svelta, altrimenti faremo tardi!>>, le disse la mamma. <<Ti senti poco bene?>>.

<< Mamma sto bene, è che ho fatto un sogno strano. Ma te lo racconto dopo. Ciao!>>.

<< Ehi Anna, sei stranamente silenziosa oggi. Tutto ok?>> le chiesero i compagni.

<< A dire il vero no! Ho fatto un sogno strano. Un albero di Natale si muoveva e mi parlava!>> rispose Anna.

<<Un albero di Natale parlante? Questa non l’avevo mai sentita. E che cosa ti ha detto?>> aggiunse un compagno.

<<Mi ha detto che da lassù vede mari di plastica che continuano ad aumentare, tanto che tra cinquant’anni non ci saranno più creature marine>> rispose Anna preoccupata.

<< Anche io ne ho sentito parlare alla televisione!>> intervenne un altro compagno.

<< Sì, ma noi che cosa possiamo fare? Siamo solo dei bambini!>> aggiunsero.

<<E se ne parlassimo alla maestra?>> proposero.

<<Bambini vi ho osservato tutto il tempo. Che cosa avete da parlottare tutti insieme?>> intervenne la maestra proprio in quel momento.

E così Anna raccontò del suo sogno strano e la maestra ne fu così colpita che per un po’ non parlò più di pronomi o aggettivi.

Propose di far partecipare la classe ad un Progetto. Guardando video, leggendo insieme ma, soprattutto, portando a scuola i rifiuti che i bambini mettevano da parte a casa.

<< Con questi materiali possiamo creare oggetti nuovi?>> chiese una bambina.

<<Sì, certo. Lo sapevate che dal riciclo di bottiglie di plastica si può ottenere un pile?>> intervenne la maestra.

<< E noi maestra guarda cosa siamo riusciti a fare con il materiale da riciclo!>> indicò con determinazione un compagno.

<<Speciali decorazioni per il nostro originale albero di Natale fatto tutto con materiale da riciclo>> precisò un’altra.

<<Usando tappi, scatoline, carta ma soprattutto fantasia e dandoci una mano>> aggiunse un altro ancora.

<<Adesso siamo pronti per festeggiare questo Natale  e quello tra cinquant’anni con la consapevolezza che tutti possono dare il loro aiuto>>, conclusero.

 

E voi, cosa aspettate?  La Terra ha bisogno di tutti noi…ma subito e non aspettiamo il prossimo Natale!