Natale nello spazio

C’era una volta un albero di nome Jackie in un centro spaziale della NASA. Quest’albero si sentiva molto solo, dato che gli astronauti della base stavano sempre nello spazio a girare l’intero universo.  Il suo sogno era viaggiare per lo spazio, esattamente come loro, e soffriva molto all’idea di dover passare il Natale da solo. Arrivò la sera della Vigilia di Natale e Jackie era ormai sconsolato nella sua solitudine quando, all’improvviso, apparve davanti a lui un elfo di nome Max. L’elfo era stato inviato direttamente dal Polo Nord ed aveva ricevuto l’ordine, da parte di Babbo Natale, di far tornare la gioia nel cuore del povero albero. Così Max gettò su Jackie una particolare polvere magica, che gli fece prendere vita. L’albero ne fu felicissimo!
Tuttavia, non ebbe nemmeno il tempo di abbracciare l’elfo coi suoi rami e di ringraziarlo per il suo nobile gesto, che alcune guardie della NASA si accorsero della situazione e corsero per catturare i due esseri magici. Jackie e Max scapparono e si diressero verso un razzo del centro spaziale, entrarono al suo interno ed iniziarono a premere dei pulsanti a caso. Nel giro di pochi secondi, il razzo schizzò verso le stelle e i due nuovi amici si ritrovarono nell’immenso spazio.

           
Jackie era estasiato dalla vista di stelle, pianeti e tutte le cose meravigliose che erano presenti nello spazio. Finalmente aveva realizzato il suo sogno!
Max, invece, era un po’ preoccupato. Il piccolo elfetto era sempre stato al Polo Nord e questa era la sua prima avventura lontano da casa.
Jackie e Max passarono tutta la notte a girovagare per l’universo quando, ad un certo punto, Max esclamò: “Aspetta…ci siamo dimenticati di una cosa importante!”. Jackie rispose: “Che cosa?” e Max ribatté: “Oggi è il giorno di Natale!!!”. I due amici, infatti, presi dalle varie emozioni legate alla loro avventura spaziale, si erano dimenticati della giornata più speciale dell’anno; in men che non si dica, iniziarono a festeggiare con balli e canti natalizi: Max intonava ad alta voce “Jingle Bells”, mentre Jackie faceva la break dance e tutte le sue foglie sembravano essere diventate piccole ballerine.
All’improvviso, però, la festa fu interrotta da un forte rumore: qualcosa aveva colpito il loro razzo e i due persero il controllo dello stesso. Entrambi urlarono all’unisono: “Che succede???” e, mentre a Jackie tremava persino la corteccia, Max si accorse che stavano per essere inghiottiti da una specie di vortice. I due provarono in tutti i modi a spostare il razzo da lì ma non ci fu niente da fare: nel giro di pochi secondi, vennero risucchiati.
Dopo essere stati scaraventati all’interno di quel turbinio spaventoso, quando riaprirono gli occhi, si accorsero di essere atterrati in un posto alquanto strano, perché era tutto viola intorno a loro, infatti, c’erano: alberi viola, fiori viola, case viola … era tutto viola!
Mentre l’albero e l’elfo erano sbigottiti per la situazione, alle loro spalle apparvero tre misteriosi alieni, di colore viola anche loro e dalla forma ovale, simile a quella di una bottiglia. Jackie e Max saltarono dalla paura!



Jackie intrecciò i suoi rami intorno al suo amico vestito di verde, come per proteggerlo, e disse tremando: “C-c-c-c…che cosa volete d-da-d-da noi…?”
– “Nulla! Scusateci se vi abbiamo fatto spaventare. Questo è il pianeta Violetto e noi siamo esseri pacifici. Purtroppo, non siamo in molti su questo pianeta, non ci divertiamo quasi mai e, quando abbiamo visto che stavate facendo danze bizzarre e canti strani su quel misterioso oggetto volante, abbiamo pensato di invitarvi sul nostro pianeta monocolore. Che cosa stavate facendo?”.
– “Stavamo festeggiando il Natale!”, rispose l’albero.
– “E cos’è questo Natale?”, chiesero gli alieni.
– “Il Natale è una festa speciale: A Natale tutti diventano più buoni, si fanno giochi insieme, si mangiano tante cose buone, si intonano canti gioiosi, si fanno balli buffi e, con lucine e palline colorate, si addobba l’albe…”.
Nemmeno il tempo di fargli finire il discorso, che i tre curiosi extraterrestri corsero a prendere tutto il necessario per addobbare l’albero terrestre e, ovviamente, presero degli addobbi di colore viola. Per la prima volta, Jackie era diventato un vero e proprio albero di Natale e, per giunta, su un altro pianeta dell’universo… l’universo che tanto desiderava visitare. Max era felice per il suo amico, perché aveva riportato la gioia nel suo cuore, come gli aveva chiesto Babbo Natale.
Così, insieme all’albero addobbato, tutti si misero a cantare e ballare. Anche i misteriosi alieni avevano finalmente conosciuto il Natale.
Spesso, c’è chi non ha la possibilità di festeggiare il Natale perché si sente solo, come il nostro amico albero all’inizio del racconto, o, semplicemente, perché non lo conosce, come i simpatici alieni trovati sul pianeta Violetto. L’importante è che ognuno di noi condivida sempre la magia del Natale per portarla ovunque, persino su un misterioso pianeta di colore viola.

Istituto Comprensivo di Malcesine (VR)
Scuola Primaria di Scalette – classe 3°U