L’albero gentile

Questo è l’albero Stecchetto, un piccolo albero poveretto
per niente alto e deboluccio
fatica col freddo a stare al calduccio.

Come aiutarlo nel bosco… chissà
se Papà Abete un’idea troverà
per farlo sentire un po’ più forte
perché combatta contro la sorte.

Passan nel bosco alcuni bambini
quante, corsette chiacchiere e risolini!
Uno si ferma e dice agli altri: «Altolà
c’è un grosso problema, guardate qua!»

Gli altri si fermano in un battibaleno
vedon Stecchetto per niente sereno.
Guardano intorno e Abete a loro dice:
«Aiutatevi voi per farlo felice!»

I bimbi decidono di darsi da fare
il compito per oggi è pensare e pensare.
Serve un aiuto naturale e gentile
sarà meglio chiedere a scuola in cortile.

«Potremmo scaldarlo con le coperte»,
urlano sicure tante voci esperte!
«Da chi le prendiamo in modo discreto?
Questo dovrà essere il nostro segreto!»

«Dobbiamo pensare a qualcosa che vicino abbiamo
e che tante volte noi usiamo»
«Qualcosa di naturale che scaldi e protegga»
«Deve essere resistente e che regga»

Parlavano tutti insieme con confusione
Tante domande, nessuna soluzione
Una bambina allora disse tranquilla:
«Se tutti insieme noi parliamo,
Nessuno capisce e tempo perdiamo».

Cerchiamo di essere gentili e intelligenti
prendiamo della carta e scriviamo degli argomenti.
Di sicuro facendo così,
troveremo l’idea prima di giovedì!

Ognuno della carta dal cestino prese,
ohibò quante sorprese…
quanti pezzetti di carta volanti
sembravano foglie molto eleganti.
Ed ecco l’idea che si trovò
«Usiamo la carta, perché no?»

La carta è perfetta per tanti usi e riusi,
scalda e rinfresca.
Se usata per bene
il caldo di certo la carta trattiene.

Così i bambini con la maestra
prepararono felici della cartapesta e
andarono nel bosco a trovare Stecchetto
per ricoprirlo con questo trucchetto!

Finalmente una soluzione gentile e naturale
che al bosco di certo non farà del male.
La carta è magica, questo si sa,
e anche Stecchetto se ne accorgerà!

Questo gesto così delicato
fece a Stecchetto un effetto inaspettato!
Diventò dolce, gentile e amorevole
con tutti più buono e socievole.

Lo ricordano da allora grandi e bambini
come l’albero più gentile tra i pini alpini.