L’ albero rifiutato e i ragazzi della 1B

particolare prima parte della storia

particolare seconda parte della storia

la storia completa a fumetti

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C’erano una volta una mamma e un papà che avevano comprato un vero abete per decorarlo a Natale e fare una sorpresa al loro figlio Pietro. Appena arrivati a casa, però, Pietro, che era molto viziato, iniziò a disprezzare l’albero, dicendo che era brutto e piccolo, così i genitori, stanchi delle sue  lamentele, buttarono l’albero in un cassonetto. 

L’albero cominciò a piangere linfa e poi gli spuntarono le radici, così scappò dal cassonetto e iniziò a cercare un posto accogliente dove vivere. Trovò un prato molto grande e bello e ci si piazzò in mezzo e tutti gli abitanti del paese a Natale lo decoravano, portando ciascuno un dono. 

Un giorno, in quel prato, costruirono una scuola media e i bambini, durante la ricreazione, giocavano e cantavano attorno all’abete, tanto che divenne un loro amico di giochi.

Accadde, però, che i ragazzi più grandi della scuola iniziarono a togliere la corteccia all’albero, per dispetto, e a buttarci attorno le cartacce delle merende. L’albero si rattristò e gli venne in mente di quando era amato da tutti in paese.

I ragazzi della 1B lo videro triste, così andarono a raccogliere le cartacce e con esse fecero delle decorazioni natalizie, con cui lo addobbarono: l’albero era tornato bellissimo e luccicante, ma soprattutto si sentiva amato.

Durante una notte, poco prima di Natale, successe qualcosa di inaspettato.  Quando i ragazzi della 1B andarono a vedere come stava l’ albero e ad aggiungere degli addobbi che avevano realizzato…rimasero assai sorpresi di non vedere più le decorazioni. Qualcuno le aveva rubate! 

I ragazzi si divisero in due squadre e decisero di investigare. La prima squadra rimase a scuola per rifare tutte le decorazioni, mentre la seconda squadra andò in paese a cercare indizi per ritrovare le decorazioni rubate. Arrivati davanti alla casa di Pietro, sentirono la sua voce che diceva: “HAHAHAHA IERI SERA HO RUBATO LE DECORAZIONI E DOMANI NOTTE RUBERO’ L’ALBERO! FIDATI, MAMMA E’ UN ALBERO BELLISSIMO! 

Allora i ragazzi, sorpresi dal comportamento del bambino, decisero che la domenica notte si sarebbero nascosti accanto all’albero e così avrebbero sventato il suo piano. Ad un certo punto della notte, i ragazzi nascosti sentirono uno strano rumore: Era lui, Pietro!

Uscirono tutti insieme allo scoperto e si misero davanti all’albero: “Fermo, non toccare quest’albero, o te la vedrai con noi!” esclamarono. 

Pietro rispose: “Quest’albero era mio, lo rivoglio! L’avevo buttato perché era piccolo e brutto, ma adesso lo rivoglio!”.

I ragazzi della prima B ribatterono: ” L’albero è di tutti, e non solo tuo, ormai è l’albero della scuola, ma se vuoi partecipare alla sua decorazione, noi ti accoglieremo e così anche tu ti sentirai più vicino all’albero”.

Pietro accettò la proposta, restituì le decorazioni rubate e da quel giorno iniziò a collaborare con tutti gli altri studenti nella decorazione dell’abete. Inoltre, durante le ricreazioni, non era più solo, ma giocava con tutti gli altri vicino all’albero.

L’albero era finalmente contento e poté continuare a crescere in mezzo al cortile, divenne grande e bellissimo e sotto i suoi rami tutti si riparavano dalla pioggia e dal sole cocente. A dicembre, inoltre, con le decorazioni degli alunni, splendeva di luci e colori e diventava per tutti il simbolo del Natale.

classe 1B scuola secondaria di primo grado E. Salgari – Negrar di Valpolicella

particolari delle decorazioni dell’albero