Babbo Natale e i diritti dei bambini

BABBO NATALE E I DIRITTI DEI BAMBINI

Era la vigilia di Natale e nevicava, tre famiglie si riunirono per una cena a casa di Giovanni.
Dopo aver mangiato, i bambini aprirono la scatola del pandoro, ma era una sola, allora iniziarono a litigare, perché volevano costruire un elmo e tutti lo volevano indossare. Mentre litigavano, suonò il campanello.
I bambini aprirono la porta e videro i loro nonni che erano venuti per fare gli auguri… con due pandori in mano!
Si fecero gli auguri, poi presero le scatole e le decorarono con buchi per naso e bocca, una cresta con la carta rossa e le colorarono di grigio; avevano smesso di litigare.
Erano felicissimi, perché avevano tutti gli elmi.
Si equipaggiarono per la neve,uscirono e iniziarono a fare la battaglia.
Mentre i bambini giocavano con le palle di neve, le famiglie iniziarono una partita a Monopoli e lasciarono i bambini fuori a giocare. Questi costruirono un pupazzo di neve, giocarono con la slitta e mangiarono la neve.
Poco dopo videro Michele, il bambino della casa accanto, triste e senza giacca. Andarono da lui ed egli spiegò che era appena stato picchiato dai suoi genitori.
I tre bambini lo invitarono a giocare con loro e gli diedero una bella giacca calda che era rimasta in casa. Michele spiegò a Paola, Elisa e Giovanni che lui veniva picchiato quasi tutti i giorni e i bambini risposero che questo non è normale.
A un certo punto sentirono dei campanelli e videro un’ ombra che si avvicinava.
Assomigliava a una slitta! Pian piano comparvero dei colori e si vedeva un pancione con una cintura nera: era veramente Babbo Natale!
Atterrò. I bambini andarono ad abbracciarlo, gli raccontarono la storia del loro nuovo amico e Babbo Natale fece una proposta straordinaria: di consegnare i regali con lui a tutti i bambini del mondo.
I bambini accettarono di partire con lui, quindi Elisa e Paola salirono sulla slitta e si sentirono delle principesse in una carrozza, mentre Giovanni e Michele ascoltarono il consiglio di Babbo Natale e salirono in sella alle renne: erano emozionatissimi e si sentivano degli eroi.
Con Babbo Natale, andarono in giro per il mondo e lo videro da un’ altra prospettiva.
Decisero che in ogni casa dovevano lasciare i regali e un pandoro.
I bambini, quando consegnarono i pandori, si tenevano le scatole, perché Babbo Natale aveva suggerito loro di usarle per disegnare tutto quello che avrebbero visto, ma li avvisò che non avrebbero visto solo cose belle.
Infatti, nel loro viaggio, videro una città in guerra: era tutto distrutto, c’ erano palazzi e
case crollate; le persone scappavano dai militari. In un altra città videro intere famiglie che dormivano sotto i ponti.
In un altro paese, c’era una famiglia che aspettava per entrare nell’ ospedale, però non la fecero entrare, perché era una famiglia povera e non poteva pagare.
Dall’altra parte del mondo era giorno e c’ erano dei bambini che lavoravano nelle miniere. In un’ altra città, c’ erano persone che si inchinavano davanti al re e non avevano libertà.
I bambini continuavano a disegnare sulle scatole dei pandori quello che vedevano e Babbo Natale suggerì di disegnare anche la realtà come avrebbe dovuto essere se tutti fossero stati rispettati; quindi, dietro a ogni scatola con i disegni, scrisse che quelli erano i diritti dei bambini. Poi si accorse che Elisa,Giovanni, Michele e Paola si erano addormentati, allora li riportò nel loro letto.
Alla fine del giro, Babbo Natale decise di regalare un albero decorato al centro della piazza del paese: l’albero era fatto dai cartoni di pandori con disegnati e scritti i diritti dei bambini. Se ci andate, non togliete neanche una scatola, perché altrimenti crolla tutto!

COME E’ NATO IL NOSTRO ALBERO
L’ idea di usare le scatole dei pandori è nata l’anno scorso dal concorso Ti racconto un albero, perché, come materiale riciclato, abbiamo pensato di usare i pandori, ma non li avevamo, perché non era ancora il periodo di Natale.
Per questo, ognuno, finite le vacanze natalizie, ha portato la propria scatola del pandoro e le abbiamo conservate per questo lavoro.
Quest’anno abbiamo lavorato sui diritti dei bambini, li abbiamo disegnati e abbiamo inventato assieme la storia che poi abbiamo scritto a gruppi.